Nella definizione “case di montagna” è in realtà racchiuso un mondo. Ve ne sono infatti di molte tipologie, molto differenti tra loro per ubicazione, stile e dimensione.
Dal punto di vista architettonico, gli immobili più affascinanti e davvero rappresentativi dello stile alpino sono gli chalet posti in alta quota, in borghi antichi o anche immersi nella natura, lontani dai centri abitati. Gli interni delle baite di montagna, sia che siano allestiti con ricercatezza nel rispetto dello stile tradizionale, sia anche quando arredati in modo più spartano in stile rustico, comunicano calore e accoglienza e rappresentano perfettamente lo stile alpino.
Un’altra tipologia di case di montagna, decisamente più rappresentata nel patrimonio immobiliare montano, sono gli appartamenti ubicati in condomini più o meno recenti. Senza ombra di dubbio si tratta di fabbricati costruiti senza rispetto delle tipologie costruttive di montagna né valorizzazione dei materiali locali. Mi riferisco in particolare ai palazzoni edificati negli anni ’70, atterrati come astronavi nel paesaggio montano risultando, nel migliore dei casi, fuori contesto ma, spesso, anche deturpanti.
Che cosa si intende esattamente con stile alpino? E’ lo stile classico baite di montagna, o chalet. Può essere più o meno ricercato, per un effetto rustic-chic, oppure più spartano. Il comune denominatore è comunque l’atmosfera calda e avvolgente che l’ambiente sprigiona, invitando a concedersi momenti di quiete e relax in una culla protetta e accogliente.
Lo stile alpino prevede la presenza massiccia del legno: dai pavimenti ai perlinati sulle pareti e sul soffitto. La tipologia più idonea è quella rustica, cioè con abbondante presenza di nodi e spaccature: le irregolarità dei prodotti naturali sono un plus valore negli ambienti montani. Travi a vista intagliate a mano a supporto delle falde tetto sono un elemento strutturale immancabile nelle baite in stile alpino. Massiccia è anche la presenza di pietra locale tagliata a spacco, con forma e superficie irregolare. Per uno stile più contemporaneo è interessante introdurre elementi in ferro non trattato, che creano un contrasto piacevole con il legno e la pietra.
La presenza del caminetto è una conditio sine qua non: fulcro della casa, fonte di calore e di colore, è l’emblema delle case di montagna. Attorno al caminetto vengono disposti divani e comode sedute in cui sprofondare avvolti in un plaid, accompagnati da un bel libro o da un’ottima compagnia. Per un tocco glamour, aggiungete una sedia a dondolo resa irresistibilmente confortevole da una coperta in pelliccia di pecora. Anche i divani in legno locale sono particolarmente indicati per arredare case di montagna in stile alpino: abbinati ad imbottiti in lana cotta e corredati di cuscini e coperte tartan (fantasia particolarmente adatta agli allestimenti montani) o in lana tricot creano un’atmosfera davvero accogliente. L’illuminazione nelle baite di montagna deve essere calda, soffusa ed emozionante. Per ottenere questo effetto è bene evitare un’illuminazione abbagliante e troppo diffusa, preferendo invece creare bolle di luce alternate a zone d’ombra. Molto bella la presenza di abatjour da appoggio con grandi paralumi collocate su tavolini in legno a fianco dei divani. Per completare l’arredamento di baite e case di montagna in stile alpino, non possono mancare oggetti di artigianato locale, in ferro battuto o legno. Gli arredi in legno non sono infatti mai fuori luogo o eccessivi negli chalet, risultando perfettamente integrati nel contesto quando sono selezionati e dimensionati con cura.
Il tema di come arredare le case di montagna mi sta molto a cuore, anche perché troppo spesso rilevo la poca cura riservata agli allestimenti di questi immobili destinati alla vacanza ed ai momenti di relax in famiglia o con gli amici. Il fatto che si tratti di appartamenti destinati all’uso sporadico e non continuativo non giustifica infatti la scelta di utilizzarli come “deposito” di vecchi mobili démodé, dismessi da altre abitazioni di città e accostati senza un criterio. Il risultato è la creazione di ambienti poco confortevoli, riempiti con mobili sproporzionati, per nulla adatti alla funzione che devono assolvere, spesso scadenti. La scelta del recupero di vecchi arredi datati, poco in sintonia con gli spazi effettivamente disponibili e con le esigenze dei tempi moderni, ha come conseguenza la costipazione dei locali con ingombri non solo inutili ma anche dannosi, perché tolgono spazio agli elementi che sarebbero davvero necessari. Chiunque abbia avuto occasione di visitare o affittare una casa di montagna sa bene che non si tratta di una affermazione provocatoria ma di una sconsolata constatazione della realtà!
Questa tendenza a dedicare ben poca attenzione all’arredamento risulta ancora più nociva quando si parla di interni di piccole case di montagna, che costituiscono la maggioranza degli immobili delle località sciistiche. Mai come in questi casi, infatti, l’arredamento dovrebbe essere studiato con cura, prediligendo mobili realizzati su misura, nell’ottica del confort e della versatilità degli ambienti, così come accade per gli allestimenti nautici: gli spazi devono potersi prestare ad agevoli cambiamenti di destinazione d’uso nell’arco della giornata grazie ad una sapiente progettazione di arredi poliedrici e multifunzione. Ogni elemento è calibrato per assolvere perfettamente alle necessità quotidiane e per prestarsi a modifiche e adattamenti richiesti dalle occasioni straordinarie. E’ infatti consigliabile investire risorse e tempo, meglio se aiutati da un professionista del settore, per rendere belli e confortevoli gli interni delle piccole case di montagna, perché ci vuole certamente più esperienza e maestria nel trattare efficacemente un immobile con struttura anonima e dimensioni minime piuttosto che arredare chalet o baite di montagna: quando la struttura è bella, realizzata con legno e pietra a vista, si è già a metà dell’opera nella mission di creare una casa di montagna in stile alpino da rivista!
Vediamo insieme alcune regole basilari per orientarsi nell’arredamento delle case di montagna.
Le case di montagna sono particolarmente utilizzate nel periodo invernale, ma sono molti coloro che apprezzano trascorrere le vacanze estive in alta quota, per via del clima gradevole e dei ritmi rilassanti a contatto con la natura. In ogni caso, si tratta di abitazioni utilizzate nei momenti di svago e riposo e, specialmente nei periodi freddi, sono rifugi in cui ristorarsi dopo le fatiche dello sport e della lunga esposizione a climi rigidi. Per questo motivo è importante realizzare abitazioni confortevoli e comode dove sia piacevole abitare e ricevere amici, indipendentemente dalle dimensioni dell’alloggio.
Un soggiorno perfetto per una casa di montagna deve necessariamente prevedere una zona con almeno un divano comodo abbinato ad altre sedute più piccole poste in modo da favorire la convivialità. Nell’ottica di ottimizzare lo spazio e rendere gli arredi flessibili, è consigliabile optare per un divano-letto. Per quanto riguarda la TV, se il locale ha dimensioni minime è consigliabile appenderla direttamente al muro e non metterla in appoggio a mobili che produrrebbero un inutile ingombro.
Un elemento indispensabile è poi il tavolo, eventualmente allungabile solo quando necessario se l’appartamento è di piccole dimensioni. Deve essere comodo e prestarsi a vari utilizzi nell’arco della giornata: per il consumo dei pasti, come piano di lavoro, come scrivania o infine come base per giochi di società.
E’ importante ricavare una zona in cui collocare vani contenitivi (stoviglie, bicchieri, tovaglie, giochi), perché negli spazi ristretti la possibilità di ricoverare ogni oggetto nel posto giusto, opportunamente dimensionato, è fondamentale per la vivibilità degli ambienti ed il mantenimento dell’ordine. In ogni caso, è da evitare assolutamente l’accumulo di oggetti inutili o sovrabbondanti rispetto alle effettive necessità.
Ove possibile, per conferire agli ambienti il calore tipico delle case di montagna, è molto gradevole la presenza di un caminetto (eventualmente quelli di libera installazione alimentati a bioetanolo, immediatamente utilizzabili senza esecuzione di opere murarie ed impiantistiche invece necessarie per i caminetti a legna o a gas).
Nelle case di montagna più grandi, o negli chalet e baite di montagna può essere destinato alla cucina un locale apposito, ed è indicato l’utilizzo del legno per le ante e della pietra per i piani d’appoggio (anche sintetica per una maggiore praticità). Queste condizioni favorevoli non appartengono però agli interni delle piccole case di montagna. Qualsiasi sia l’uso che se ne faccia, la dotazione minima delle cucine delle case di montagna non può prescindere dalla presenza di lavello, fuochi (meglio se ad induzione per eliminare la schiavitù dalle bombole del gas), frigo, piano di lavoro, dispensa e vani contenitive per piatti, pentole e stoviglie. Ogni cucina, specie se piccola, deve essere oggetto di accurata progettazione affinché risulti funzionale, comoda ed eventualmente occultabile (quando inserita in un open-space). Vi sono infatti cucine a vista dotate però di ante a scomparsa che emergono dai fianchi ogni volta che non si gradisca esporre alla vista una zona più tecnica rispetto al soggiorno, a maggior ragione se non sia perfettamente ordinata o pulita. In alternativa, possono essere realizzate pannellature leggere, eventualmente in vetro, che scorrano su binari in modo da collegare o separare a piacimento la zona soggiorno da quella operativa dell’angolo cottura. Quando non sia possibile adottare soluzioni atte a minimizzare la presenza della cucina all’interno del soggiorno, si suggerisce di progettare un ambiente unico armonico per colori, stile e finiture e optare per l’inserimento di tutti gli elettrodomestici nelle colonne. Vanno infatti evitati quelli a libera installazione, che rimangono completamente a vista, condizionando pesantemente l’estetica complessiva dell’ambiente.
Questi suggerimenti relativi agli arredi potrebbero risultare poco economici, perché non spingono verso la scelta meno dispendiosa possibile. Vi ricordo però che arredi ben progettati, preferibilmente optando per quelli su misura per l’ottimizzazione di ogni centimetro disponibile, e realizzati con materiali solidi e di qualità risulteranno belli, integri e attuali per moltissimi anni, rendendo l’investimento valido e l’immobile sempre appetibile: il detto “chi più spende meno spende” è oltremodo valido in questo caso!
Nelle case di montagna le camere da letto sono locali poco vissuti durante il giorno e, quando li si abita, è in genere per utilizzare gli armadi o, per l’appunto, per sdraiarsi a riposare.
Per questo motivo è inutile, specialmente in caso di ristrettezza di spazio, destinare alle camere da letto una superficie superiore a quella necessaria per il letto, per muoversi intorno ad esso e per gli armadi. Nelle stanze dei ragazzi la soluzione dei letti a castello è assolutamente sensata e pratica, anche per aggiungere posti per dormire nel caso si abbiano ospiti.
La voce armadiature è invece particolarmente importante, anche perché in montagna l’abbigliamento utilizzato è molto voluminoso e, nell’arco della giornata, sono necessari più cambi a seconda dell’attività svolta (sport, tempo libero all’aria aperta, relax). Per questo motivo è ragionevole affidarsi a professionisti per lo studio degli arredi, perché la carenza di vani contenitivi per il guardaroba risulta difficilmente rimediabile una volta strutturato l’appartamento.
I bagni sono locali fondamentali a cui quasi mai viene riservata la giusta attenzione nella fase di progettazione delle case in montagna. Lo capisce bene chi si è trovato ad utilizzare bagni microscopici in alloggi però dotati, proprio al di là del muro, di un enorme ed inutile corridoio. I bagni troppo piccoli o mal progettati presentano sempre gravi carenze: sono spesso privi di adeguati piani d’appoggio o vani contenitivi, hanno docce scomode e piccole, o, peggio ancora, sono dotati solo di una vasca che mal si concilia con le esigenze quotidiane di igiene e di velocità di più persone, hanno con sanitari troppo sacrificati. Progettare con criterio un bagno moderno in una casa di montagna porta a privilegiare sicuramente questo locale anche dal punto di vista dimensionale, garantendo un comodo accesso al lavello, preferibilmente inserito in mobile contenitivo con ampio piano di appoggio, uno specchio ben illuminato, una doccia ampia e dotata di ripiani per appoggiare i prodotti, sanitari comodi.
Se è vero che la tendenza progettuale delle case moderne è orientata a minimizzare la presenza di corridoi che sottraggono spazio ai vani ritenuti più importanti e maggiormente utilizzati, nelle case di montagna i corridoi hanno ragione di esistere solo quando sono utili alla realizzazione dell’antibagno, obbligatorio per legge, e per ospitare armadiature (specialmente per giacconi e cappotti, che sarebbe scomodo e anti igienico riporre nelle camere da letto). Un locale che non può assolutamente mancare nelle case di montagna è un ampio ripostiglio perfettamente attrezzato con scaffalature e mobili progettati e realizzati su misura per il ricovero ordinato di scarpe, scarponi, sci, prodotti per la pulizia della casa.
Caratteristica sempre più ricercata nelle case di montagna è il “calore” trasmesso dai materiali, dagli arredi e dalla scelta dei dettagli decorativi e dei tessuti. Le case di montagna devono infatti avere caratteristiche differenti da quelle proprie delle case di città: sono molto richieste quelle concepite per trasmettere una atmosfera avvolgente e rilassante e dove sia possibile vivere ore quiete e di inusuale calma.
Quando si affronta la ristrutturazione di una casa di montagna è bene informarsi su quali siano i materiali reperibili in loco, sia certamente per una scelta ecologica a ”chilometro zero”, sia anche per una scelta stilistica di valorizzazione delle risorse locali e di corretta ambientazione dell’immobile nel suo contesto.
I materiali più belli da utilizzare nelle ristrutturazioni delle case di montagna sono sicuramente la pietra locale, preferibilmente tagliata a spacco, e il legno nella versione più rustica con nodi e spaccature: è perfetto sui pavimenti ma anche molto d’effetto se utilizzato come rivestimento di pareti e soffitti per un caldo effetto “cocoon”. Il mattone pieno artigianale, lasciato a vista, può essere efficacemente utilizzato in accostamento con pietra e legno. Per un effetto più moderno può essere introdotto il cemento-resina con finitura opaca che, grazie alla posa irregolare realizzata a spatola, offre gradevoli marezzature che ben si abbinano al legno. Sono invece da evitarsi piastrelle in gres porcellanato di grandi dimensioni con finitura lucida che simula il marmo, perché mal si conciliano con lo stile montano e rustico.
Negli arredi, per un effetto più contemporaneo, può risultare un’idea vincente procedere con la laccatura opaca di mobili artigianali in stile montano o, in alternativa, con la realizzazione di arredi dalle linee moderne ma eseguiti cin essenze lignee lasciate grezze
Affrontando il tema dei colori, si suggeriscono quelli caldi della terra e della natura, da selezionare in nuance per un effetto armonico ed equilibrato: immancabili i verdi, i marroni e i beige. E’ bene mantenersi sulle tonalità chiare e medio-chiare per evitare un effetto di insieme opprimente, vista la presenza massiccia di legno e pietra, naturalmente poco luminosi. Per quanto riguarda , infine, i tessuti d’arredo, per un insieme armonico e caldo, è bene optare per stoffe dalla trama grezza a base di cotone, lana, o lino, evitando quelli troppo lucidi o dall’aspetto prezioso. Perfetta la texture tartan e le realizzazioni tricot.